Pane'e Saba



Il pane'e saba è  preparato con farina, lievito naturale, sapa che gli conferisce un colore scuro e un gusto dolce e caratteristico e arricchito con aggiunta di noci, uva passa e altri aromi quali semi d’anice.


Storia


Su pane'e saba è un dolce antico, nasce come pan'e saba semplice detto anche "povero" perchè era proprio un pane, impastato con la saba che lo rendeva un pane dolce e quindi veniva consumato come dolce. Questo in tempi lontani, man mano si è evoluto è stato arricchito a seconda dei prodotti presenti nel territorio.

E' un dolce tradizionale della festa di tutti i santi, il periodo della vendemmia e della produzione del mosto che, bollito, dava vita alla sapa, un liquore molto denso e scuro, dal sapore dolcissimo, che nel campidano e nel nuorese è ingrediente fondamentale anche per altri dolci. In alcuni paesi non era raro regalare questo dolce ai più poveri in suffragio dell'anima dei cari estinti.


Occasioni


Pane'e Saba, il dolce di novembre tipico sardo, dal gusto molto deciso e aromatico, si prepara in tutta la Sardegna prevalentemente in occasione delle feste di “Tutti i Santi” e “Tutti i Morti”, cioè nella prima decade di Novembre, periodo in cui, ormai terminata la vendemmia, il mosto è pronto per poter produrre la sapa (o saba).

E' un dolce tipico delle feste, e viene oggi consumato anche in occasione del Natale, della Pasqua e dei matrimoni.

In alcuni casi è però confezionato in onore di Sant’Antioco (ad Atzara), Sant’Antonio Abate (a Sedilo) o addirittura durante la primavera.


Denominazioni


Pan’è saba, pani e saba, pani ’e saba antigu (nella sua versione più antica) fattu e cottu, pane sapato.

Ricetta


Essendo un dolce molto diffuso e apprezzato su tutto il territorio regionale, ne coesistono molte varianti e personalizzazioni locali, che differiscono fra loro soprattutto per la percentuale di frutta secca utilizzata e la quantità di farina.

Ingredienti

500 grammi di farina

1 bicchiere di sapa

200 grammi di uva passa

200 grammi di noci

50 grammi di pinoli

50 grammi di mandorle spellate

25 grammi di lievito di birra

10 grammi di cannella

Sale quanto basta


Preparazione


Sciogliere in acqua tiepida il lievito di birra, unire in una terrina alla farina ed alla sapa versata a pioggia ed amalgamata a mano. Lasciare ammorbidire l'uva passa per qualche minuto in acqua fresca. Scolata l'uvetta unirla alla frutta secca all'impasto, aggiungendo il sale e la cannella, ed impastare fino ad ottenere un composto morbido e uniforme. Lasciare riposare l'impasto per 2 ore circa, coprendolo con una coperta di lana. Dopo la lievitazione, dividere l'impasto in panetti più piccoli e infornarli, se possibile in un forno a legna o in alternativa in forno elettrico a 200 °C per una cottura di un'ora circa. Quando è ancora tiepido, spennellate i pani con altra sapa, a piacere, guarnire con pallline di zucchero e mandorle in superficie.

Curiosità


Su pan’e saba è un dolce antico, nasce come pan’e saba semplice detto anche “povero” perchè era un pane , proprio un pane, impastato con la saba che lo rendeva un pane dolce e quindi veniva consumato come dolce. questo in tempi lontani, man mano si è evoluto ed è stato arricchito a seconda dei prodotti presenti nel territorio. 


Decorazione


La presenza delle decorazioni è assolutamente facoltativa. Va dalla forma più semplice, consistente in una lucidatura, dopo la cottura, della superficie del dolce mediante sapa.

Sa pintadura riguarda la parte superiore del dolce che viene normalmente spennellata di saba e arricchita con zuccherini colorati, dorati, argentati e con foglie d’oro per uso alimentare. In altri casi è possibile impreziosire il pan’è saba con l’uso di mandorle infisse nella parte superiore del dolce. In generale viene servito su un letto di foglie d’alloro secche.


La Saba


La saba è uno sciroppo molto dolce e dal gusto forte ed aromatico, ottenuto dalla lunga bollitura del mosto d’uva, con l’aggiunta di scorza d’arancia essiccata, cannella, fiori o semi di finocchietto selvatico. Lo sciroppo deve consumarsi fino a ridurre a circa un terzo il volume iniziale, e diventare denso e scuro, dal sapore intenso e dal profumo inconfondibile.